Venerdì scorso in tutto il mondo è stato sciopero globale per il clima, il Climate Strike. L’iniziativa Fridays for Future è partita da una ragazza svedese, Greta Thunberg, che da agosto ha iniziato a scioperare tutti i venerdì per portare l’attenzione di tutti sul tema del riscaldmento globale.
Ho osservato con ammirazione la determinazione di questa ragazza nei mesi scorsi, mentre i giovani (e meno giovani) di tutto il mondo iniziavano a prendere coscienza di un problema che ci tocca tutti, profondamente.

Due delle sue frasi che mi hanno colpito di più sono state:
“Dite di amare i vostri figli più di ogni cosa, invece gli state rubando il futuro” e ancora: “Scioperiamo perchè noi abbiamo fatto i nostri compiti a casa e i politici no” e aggiungerei non solo i politici, ma gli adulti in generale.
I temi di cui parla Greta sono gli stessi di cui parlo alle mie bimbe sin da piccole, e sappiamo che i cambiamenti che abbiamo fatto (e che faremo ancora, perché il nostro è un percorso ancora tutto da fare) vanno nella direzione giusta, anche se spesso abbiamo l’impressione che il mondo vada al contrario.
E così, venerdì non potevo fare altro che scioperare anche io. Il negozio è rimasto chiuso per tutto il giorno e le spedizioni si sono fermate.
Ho parlato a lungo dello sciopero anche con Sveva e Siria, le mie due bimbe più grandi, di questo giorno.
Sveva era abbastanza combattuta, il venerdì a scuola c’è una delle sue materie preferite, ma ha deciso comunque di scioperare. Mi ha detto solo, un po’ preoccupata: “E se fossi solo io? Quando ne ha parlato il prof a scuola non ne sapeva niente nessuno!” 💪
Siria invece ha deciso di andare a scuola lo stesso, dicendo che non voleva rimanere indietro. La capisco, anche se le ho detto che ero certa che le maestre avrebbero certamente capito e condiviso la sua scelta, se avesse deciso di scioperare. Del resto ho passato l’ultimo anno a responsabilizzarla sui compiti, non mi sorprende che abbia scelto di non farlo, e va bene così. ❤
Così venerdì mattina si è svegliata presto con me, abbiamo fatto colazione imsieme ed è andata a prendere il pullman, perché le ho detto che una delle cose che avrei fatto sarebbe stata di non prendere l’auto. 😊
Io intanto ho approfittato per sistemare un po’ casa e per avviare la lavatrice che avrei steso al rientro. Ho aspettato che si svegliassero anche Sveva e Vera, e che Roberto tornasse a casa dalla trasferta che lo ha tenuto lontano da casa tutta la settimana. Abbiamo preparato acqua, focaccia, hummus, formaggio, frutta e verdura e poi via, zaino in spalla, anche noi ci siamo messi in marcia. Abbiamo deciso di non andare in piazza perché da qui avremmo dovuto metterci in macchina per diversi chilometri per arrivare alla prima manifestazione. E così la nostra marcia l’abbiamo fatta lungo i sentieri qui vicino, lasciandoci il tempo di ascoltare la natura e di ascoltarci.






Era da tanto tempo che dicevamo di percorrere alcuni dei sentieri che partono da qui in paese, sembra assurdo ma tendiamo sempre a fare le strade che conosciamo bene, e lo stesso vale per i sentieri di montagna in effetti. Nè io nè Roberto conoscevamo questa zona, ma abbiamo dato uno sguardo ai sentieri sulla mappa di Google e abbiamo scelto quello che sembrava più comodo e più breve da percorrere anche con Vera, che non è un’amante dei sentieri ripidi.







Arrivati in cima ci siamo trovati davanti un panorama mozzafiato e un prato meraviglioso in cui ci siamo fermati per un pic nic, che ci ha letteralmente rimessi al mondo! Abbiamo parlato dell’ambiente e di cosa possiamo fare noi nel nostro piccolo, ogni giorno, per preservarlo. Abbiamo camminato in mezzo al bosco alla scoperta di viole, fiori e primule, trovato un posto in cui si sentisse forte l’eco e abbiamo visto anche un bellissimo leprotto che correva in mezzo al bosco, era vicinissimo!


Dopo pranzo siamo tornati a casa, venerdì era davvero una bella giornata di sole e così ne abbiamo approfittato, oltre che per stendere le lenzuola… per fare qualche lavoro in giardino e nell’orto che ci aspettavano. Ho raccolto alcuni degli ultimi broccoli nell’orto, e abbiamo piantato insieme alcuni fiori in giardino e nei vasi, la primavera è nell’aria e mi è sembrata un’ottima idea celebrarla piantando e travasando.



Poi siamo andati ad aspettare Siria alla fermata del pullman sopra casa, prima di finire coi trapianti in giardino insieme a lei. Ci ha raccontato che a scuola ne hanno parlato anche loro, dello sciopero, e che hanno visto insieme un video di Greta, quello del suo intervento alle Nazioni Unite.


Verso sera ci ha accolto un tramonto bellissimo, con tutte le sfumature del rosa e dell’arancio… e dopo cena abbiamo riguardato insieme l’intervento di Greta al Ted in cui spiega il perché del suo Climate Strike.


È stata una giornata davvero intensa, non solo perché i piedi, le mani e gli occhi non hanno mai riposato.
Anche la mente e il cuore sono stati in fermento, parlando alle bimbe della giornata di oggi e di quanti ragazzi sono scesi in piazza.
Sono orgogliosa di questi ragazzi, e poco importa delle tante critiche che ho letto, da più parti.
Quello che ho visto oggi è il seme del cambiamento.
Che finalmente germoglia.
Lasciamolo crescere, innaffiamolo pure, poco importa chi lo ha piantato o perché.
L’unica cosa davvero importante è vederlo spuntare.
E voi? Cosa avete fatto per il Climate Strike di venerdi 15 marzo?
Ne avete parlato coi vostri bimbi?
Qui sotto trovate anche il video della nostra giornata, da qualche settimana ormai i video sul mio canale YouTube fanno parte degli appuntamenti settimanali, se volete seguirmi anche lì vi aspetto!