Stamattina mi sono svegliata e pensavo che non avrei avuto proprio niente da scrivere oggi, giorno in cui cade una “festa” che non sento assolutamente mia . E poi ho ritrovato questo post dello scorso anno, che riprendeva le riflessioni fatte sullo stesso post sul mio profilo personale.
In quest’anno onestamente… non è cambiato molto, ma almeno qui nel blog alcune cose mi hanno spinta a riprendere in mano un lavoro iniziato sin da quando le mie figlie sono nate (e soprattutto da quando abbiamo iniziato a raccontare della nostra Villacolle), che è stato quello di crescere figlie curiose, di far capire loro che avrebbero potuto coltivare le proprie passioni (quali che fossero), e tante delle mie le ho condivise e fatte esplorare anche a loro.
Aver ripreso a raccontarle anche a chi mi legge è un lavoro che avevo smesso di fare, e che mi mancava davvero tanto. Riprendere a raccontare le nostre attività, i nostri esperimenti e anche le mie sensazioni sulle bimbe che crescono, scuola e insegnamento mi è costato un po’ di fatica, molte soddisfazioni, tanti sorrisi e qualche commento poco felice (primo fra tutti “le mamme come te sono la rovina dei figli”) che difficilmente dimenticherò, ma che mi servirà da monito, in futuro, per capire che non si può (e forse non si deve) piacere a tutti.
Ecco allora che proprio oggi pubblico questo esperimento qui, uno dei più semplici fatti con le bimbe per capire i concetti geometrici di linea, perimetro, figura, superficie, forma e volume, sempre con le nostre amate arance. Lo dedico a quell’autista dell’autobus che, mentre scambiavamo due chiacchiere lungo il tragitto per l’Università tanti anni fa, mi disse (pensando di farmi un complimento) “Non sembri nemmeno una che studia matematica!” 😀
E no, non fatemi gli auguri! 😉
L’arancia geometrica: come toccare con mano linee, figure e forme… con un’arancia!
L’esperimento in sé non è niente di particolarmente complicato, ma con carta, pennarello, acqua e poco più diventa semplicissimo spiegare tutti i concetti base della geometria. E’ così che abbiamo preso un’arancia (la nostra forma sferica) e l’abbiamo proiettata sul foglio per disegnare la linea chiusa del nostro cerchio (ho dimenticato di fotografare la misura del perimetro con un filo di lana, chiedo venia). Colorandone l’interno della nostra linea chiusa ecco che otteniamo una bella figura piana, e così non ci rimane che colorarne la superficie. Semplice, no?
E il volume? Ecco che per misurare il volume della nostra forma sferica non ci resta che ricorrere ai nostri adorati travasi, riempiendo il bicchiere d’acqua con una precisione millimetrica. Vera è una vera maestra di travasi! 😉
Questa foto, scattata a Vera mentre osservava l’arancia immersa nel bicchiere e l’acqua che ne era uscita, è uno degli scatti più belli fatti durante questi esperimenti. Me la voglio tenere da una parte per chi mi chiede “ma chi te lo fa fare?” e dare l’unica risposta sincera: “per perdermi in quello sguardo lì!”.
Come scritto anche sopra è un “esperimento” davvero semplicissimo da fare, ma credetemi nella sua semplicità… ne vale davvero la pena! 😉
Qui sotto trovate gli esperimenti con le arance fatti in questi mesi:
l’arancia aritmetica
l’arancia chimica
l’arancia geometrica (quello che state leggendo)
l’arancia geografica
l’arancia ingegneristica
l’arancia meccanica
Tutti i nostri laboratori (scientifici e non) li trovate qui.
2 comments
Hai proprio ragione, Glò! Basterebbe quello sguardo per motivare tanta dedizione in questi esperimenti scientifici.Te lo ripeto per l’ennesima volta: sei davvero speciale!! E non solo come mamma…
Un abbraccio
Grazie di cuore Vale! Questo abbraccio me lo tengo ben stretto! <3