Lo scrivevo anche qualche post fa che questi mesi invernali sono volati, nonostante la noia delle giornate uggiose e i pochi lavori in orto. Così, nonostante i buoni propositi estivi di scrivere più spesso anche di orto nel blog, ho finito per scrivere proprio poco in generale, e allora i post sull’orto si rimandavano ancora e ancora.
Così, mentre racconto delle meraviglie del nostro orto invernale si è fatta già primavera e inizio a pensare al caldo e seminare tutte le verdure per l’estate. Ma tant’è, il tempo scorre lento qui e nell’orto anche di più.
Quest’inverno è stato finalmente l’anno del cavolo nero. Lo sognavo da quando ho iniziato a preparare il primo orto invernale, nel 2012. L’ho seminato e trapiantato invano per i primi due inverni, ottenendo sempre piantine misere e poco produttive. Poi quest’anno è successo qualcosa, e mi sono ritrovata ad avere tantissime piante (ne avevo messe tante convinta che poche sarebbero sopravvissute) e una produzione davvero buona. Meglio per noi, che finalmente ce lo siamo goduto in ogni forma 🙂
E’ stato anche l’anno di ogni tipo di broccolo/cavolfiore/cavoletto che mi potesse venire in mente di piantare. Raccolgo ancora broccoli calabresi, cavoletti di Bruxelles, verze, cappucci e qualche cavolfiore tardivo, croce e delizia di Siria e Sveva (una adora i broccoli, l’altra li odia).
Oltre ai broccoli non sono mancate rucola, bietole (onnipresenti), sedano (ancora verdissimo dall’estate passata), prezzemolo ed aromatiche varie e cicorie selvatiche nella vigna, oltre alla scorta di zucche, patate, aglio e cipolle. A conti fatti, durante tutto l’inverno le uniche verdure acquistate sono state le carote, che ancora non sono stata in grado di conservare tanto a lungo.
Intanto, iniziamo a prepararci per i raccolti primaverili. Le fave seminate a novembre sono belle rigogliose ed iniziano a metter fuori i primi fiori. L’aglio e le cipolle hanno germinato bene e speriamo crescano meglio quest’anno, con la terra che si ammorbidisce anno dopo anno. I carciofi promettono bene e speriamo siano produttivi tanto quanto sono belli a vedersi, lungo la strada e in mezzo alla vigna.
Questa settimana dovremo iniziare a sistemare la striscia di terra sotto alla vigna, da cui dovremmo ricavare la seconda parte di orto definitivo, visto che è più assolata. L’abbiamo lavorata per l’ultima volta ed andrà ad ospitare zucche, patate e tanto altro questa estate. Nell’orto di sopra invece amplieremo il fragoleto e forse anche la nostra bella asparagiaia, visto che la prima sta riuscendo bene.
Piano piano si ricomincia a mettere le mani nella terra in ogni momento libero. Prevedo che le pause pranzo dei prossimi giorni saranno sempre in orto… e voi? Siete pronti? E come sono andati gli orti invernali?