Mentre mi trovo a cercare di ritagliare del tempo per rimettere le mani nella terra, ora che le giornate si allungano e l’aria inizia (poco, intendiamoci) a stiepidire, rifletto sul fatto che non scrivo di orto da mesi, più precisamente da agosto scorso, se escludo vendemmia, mele e zucche.
Così mi sono messa a sistemare le foto per fare un (non troppo) breve riepilogo di come sia andato questo terzo orto invernale, e ho ritrovato le foto fatte man mano con l’intenzione di scriverne mese per mese.
Visto che ormai parlare dell’orto di settembre o di ottobre mi pare però decisamente fuori tempo, prima di scrivere il punto della situazione sull’orto di marzo ho pensato bene di mettere in fila le foto delle ceste e delle cassette raccolte, mese per mese.
Così, devo ammetterlo, mi è venuta ancora più voglia di mettere le mani nella terra e anche di risistemare le foto e gli articoli che ho in bozza e riprendere a scrivere (anche) di orto con più costanza.
Guardando le foto penso all’enorme varietà che abbiamo avuto quest’anno e a come rucola coltivata e sedano abbiano incredibilmente resistito anche a questo inverno. Le verdure che mi hanno dato più soddisfazione in assoluto sono stati i cavolfiori romaneschi, i cavoli neri e i cavoletti di Bruxelles. Questi ultimi due li ho piantati ogni inverno senza successo, mentre quest’anno sono stati una piacevolissima sorpresa. Grandissimo flop invece i finocchi, che sono rimasti davvero piccolini e duri. Nel complesso è stato il migliore orto invernale in assoluto da quando siamo qui, non so ancora se perché ho migliorato qualcosa io, o se il clima è stato quello giusto, o se la terra sta migliorando nonostante non abbia fatto nulla se non pacciamarla. Comunque sia, il fatto di essere stati praticamente autosufficienti (se escludiamo qualche carota ed i funghi) per la verdura per tutto l’inverno è una soddisfazione enorme per me. 🙂
Osservando i raccolti inizio già a programmare le prossime semine, anche perché, diciamocela tutta… son sei mesi che mangiamo principalmente cavoli, sarà anche ora di iniziare a pensare ad altro, non credete?
E voi? Come sono andati i raccolti di questo autunno-inverno nell’orto?