Dopo la visita della micetta di agosto, che è tornata a casa dalla “signora dei gatti” (come la chiamano le bambine), tutti in casa avevamo parecchia nostalgia. Persino Zorba (oltre alle bimbe che ne hanno praticamente fatta una tragedia) sembrava più solo e sconsolato, tanto da notarlo persino Roberto, poco incline ad aumentare la nostra famiglia in termini di gatti.
Così, approfittando del fatto che diverse nostre amiche appassionate di gatti cercano spesso casa per qualche trovatello o cucciolata troppo numerosa, abbiamo chiesto se ci fosse una gattina in cerca di casa. Ed è arrivata Minù, per la gioia soprattutto di Sveva e Siria.
Per il primo mese che è stata qui con noi l’abbiamo tenuta in casa, nella taverna di sotto se non c’eravamo noi, soprattutto per timore che non si orientasse bene, o che Zorba potesse mandarla via. Poi, visto che era già grandicella, abbiamo iniziato a farle conoscere gli ambienti esterni, la vigna, l’orto, il giardino e soprattutto il padrone di casa: Zorba. Che ovviamente non ha molto apprezzato la nuova arrivata, e per un mese di fila le ha soffiato ogni giorno. Poi, miracolosamente, quando abbiamo deciso che era giunto il momento di mettere fuori anche lei visto che lui iniziava a tollerarla meglio, è stato amore a prima vista.
Da quel giorno mangiano insieme, dormono sotto lo stesso tetto (non insieme, l’orgoglio felino di Zorba è sempre grande, e la capanna ha tanto posto da permettergli di dividerla), scorrazzano insieme per i dintorni. Se vedi arrivare lui, dopo un minuto schizza veloce lei e viceversa. Unica cosa che Zorba non apprezza molto sono gli agguati e i giochi della piccola, che fosse per lei giocherebbe a chiapparella con la coda del nostro “vecchio”. 🙂
Tempo pochissimi giorni di ambientamento di Minù all’esterno, che una sera di tre settimane fa Sveva rientra a casa dicendo che sentiva un miagolio in lontananza. L’abbiamo seguita e davanti casa abbiamo trovato questo batuffolo di pelo rosso. Avrà avuto tre settimane scarse (pesava 250 grammi), dentini mignon e due occhi celesti meravigliosi. Lo abbiamo raccolto e sfamato, tenuto al calduccio in casa e… da qui è partita l’opera di convincimento verso Roberto, che dal canto suo aveva accettato a malapena la seconda gatta, e non voleva nemmeno sentir parlare di un terzo.
Poi sono passati i giorni, e con questi svariate torture di Vera, coccole di Sveva e Siria, pisolini sulle gambe mentre siamo in poltrona o al pc, agguati ed arrampicate sui nostri jeans, trasportini lavati, ciotole rovesciate, crocchette da gattino e tante tante fusa.
E quindi ufficialmente vi presentiamo Semola, il nostro terzo (ed ultimo, ci tengo a sottolinearlo per il marito, lo metto anche nero su bianco qui) gatto qui a Villacolle, che guarda caso (sarà un segno del destino) dovrebbe anche essere maschio.
A queste ultime foto non aggiungo niente, parlano da sole!
Miao a tutti! 🙂
3 comments
Entrambi meravigliosi!!!
Maira
Eh cara la mia Gloria!
Io e te…sempre in sintonia…
come sai, due gattini piccini piccini si sono aggiunti recentemente ai due più vecchi di casa…marito recalcitrante…ma poi li adora! le scalate sulle gambe mentre si cucina…ah sì! divertenti! aih…che unghiette!
Un bacio
Fra
Eh già! 🙂 Quando avevo visto su facebook le tue foto ho pensato subito “Evvai, anche il bis di gatti insieme!” 🙂
Un bacio a te, a prestissimo!