Non sono sparita, no. E non è nemmeno la prima volta che lo scrivo, ma questo post arriva dopo un periodo davvero intenso, fatto di bimbe, casa, lavoro, orto, giardino e soprattutto tanta autoproduzione.
L’orto quest’anno è stato generoso, anche se non proprio come avevo programmato e sperato, ma tutto sommato ci ha abbondantemente sfamato. Sono mancati giusto un po’ di pomodori per la conserva, zucchine quante ne avremmo mangiate (a chili!) e cipolle e carote. Le prime sono venute piccole e davvero poche. Le seconde ce le siamo mangiate quasi sempre appena colte dall’orto o in insalata. La poca verdura che ci è mancata per nostra fortuna ci è arrivata in regalo dal nonno (barattare zucchine per melanzane è stato il massimo) oppure l’abbiamo comprata tramite il GAS dal nostro contadino di fiducia.
Così, si sono aperte anche quest’anno le danze dell’autoproduzione 🙂 La passata di pomodoro l’ho fatta in tre mandate. La prima e la seconda con i pomodori del nostro orto (più di venti chili), di cui la seconda in parte per fare sugo di zucchine pronto all’uso. La terza con i pomodori bio del GAS, una ventina di chili più altri del nostro orto, per chiudere il capitolo in bellezza il capitolo pomodoro. Intanto, i pomodorini (pachino e datterini) eccedenti li abbiamo congelati interi oppure essiccati e messi sott’olio. Ho scoperto che sono la qualità più buona in assoluto essiccati, e spero che l’autunno sia clemente così potrò rifarne ancora visto che i primi tre giri di essiccatore sono già stati spazzolati per metà.
Poi è stata la volta dei succhi limpidi, iniziando con una cassettina di pesche che ci erano state regalate. Una delizia. Dopo le pesche è stata la volta delle mele (le nostre), e non so davvero quando finiremo visto che le nostre sei piante ne hanno ancora tante. Piccole (soprattutto le prime), spesso con qualche “ospite” o ammaccate, ma buonissime. Soprattutto cotte, e il succo limpido è venuto davvero buonissimo.
Tra i nostri classici invece, il dado vegetale in abbondanza, e finalmente spero di aver azzeccato le dosi per farcelo bastare per tutto l’anno. Poi mais al naturale, anche qui sperimentando in base a come erano venuti i pochi vasetti fatti lo scorso anno. Le melanzane invece le abbiamo grigliate e poi congelate, visto che ne avevo ancora sott’olio e in caponata dallo scorso anno. I peperoncini tondi piccanti li ho fatti ripieni, ma tre barattoli sono già spariti e temo che gli ultimi da fare non dureranno di più.
Tirando le somme, un mese davvero intenso di autoproduzione, che sommato al nostro trasloco infinito ha fatto sì che finalmente siamo riusciti ad attrezzare parzialmente la “stanza delle autoproduzioni”. In quella che era la vecchia stalla, che abbiamo risistemato per farne una taverna, abbiamo rimontato la vecchia cucina del nostro appartamento, e si è rivelata davvero comoda e utile (prima o poi riuscirò a dedicare un post solo a questa stanza, prometto).
Ora resta solo il lavoro di etichettatura e sistemazione di tutto queste bontà nella nuova dispensa che abbiamo montato di sotto in cantina (riarrangiando gli scaffali che erano della nostra soffitta). Dopodiché, temo che di spazio libero sugli scaffali ne rimarrà davvero poco!!!
E voi? Come sono andate le vostre autoproduzioni di fine estate?
1 comment
Wow che meraviglia! Io ho fatto solo i “pomodori a pezzetti” con i pomodori della campagna di mio suocero e un pò di marmellata di prugne con le prugne che ci hanno regalato… La produzione è stata poca, e abbiamo mangiato tutto ciò che veniva raccolto, quindi non ho fatto granché. Speriamo nel prossimo anno… Bellissima la tua casa!
Maira