Dove eravamo rimasti? Alla fine (temporanea, ovviamente, visto che ancora dobbiamo mettere mano al bagno kitsh) dei nuovi lavori in corso, quelli che hanno trasformato la nostra adorata casa da “camera e cucina” a “casa”, con tanto di camera per le bimbe. Siamo in quella fase post-trasloco in cui ancora ti chiedi se hai finito davvero di spostare e sistemare tutto oppure non finirai più. E visto che ci piace complicarci la vita abbiamo unito al trasloco anche i lavori della cantina e della vecchia stalla.
Così, la cornice reale per la foto di Sveva e Siria (che fanno da supervisori ufficiali) è questa qui sopra, a rendere bene l’idea del cantiere che abbiamo sotto casa, ottimo spunto per il post mensile da “Real Blogger”.
La cantina e tutti gli spazi sottostanti sono stati ripuliti per cercare di togliere umidità a casa, visto che già dopo pochi mesi abbiamo qualche muffa nei muri più esterni, proprio in corrispondenza delle pareti interrate.
Proprio per via di questi lavori anti-umidità ho dovuto rinunciare al tentativo di salvare il vecchio forno a legna della casa. Nella stanza che era dedicata solo al forno ricaveremo in compenso un bagno di servizio e una piccola e luminosa lavanderia. Magra consolazione, ma Roberto mi ha già promesso che lo rifaremo, anche se in un altro punto.
La vecchia stalla invece è stata smantellata ed unita alla cantina, e diventerà una taverna (molto fresca in estate) da dedicare interamente all’autoproduzione, ché qui in casa (chi ci conosce lo sa bene) non si fanno solo solo l’orto e il pane ovviamente, ma anche marmellate, conserve di ogni tipo, passata di pomodoro, vino, aceto e anche birra (e chissà che altro, prima o poi…).
Così finalmente spero che in taverna troveranno un posto i barattolini di vetro per ogni occorrenza, essiccatore e pentoloni vari, e chissà che non riusciamo a mettere qui anche il forno a legna 🙂
Intanto, già mi pare lontano anni luce il momento in cui questi infiniti lavori in corso avranno termine, ché quando metti mano al vecchio sai quando inizi e non sai quando finisci, e poi si sa l’appetito vien mangiando e l’ispirazione per come potrebbero essere sfruttati gli spazi ce l’hai quando i suddetti spazi li vivi già.
E magari anche il giardino tornerà ad essere un giardino, e le altalene delle bimbe riguadagneranno il loro posto, che a guardare bene questa ultima foto si capisce che è esattamente lo sfondo della prima, ma il caos che regna tutto intorno potrebbe anche non esserci. Piano piano…
Se desiderate entrare a far parte delle Real Bloggers potete farlo a partire dal prossimo post (tra un mese), basterà scrivere a Francesca ([email protected]) o a Diana ([email protected])
Ecco le altre Real Bloggers che hanno aderito all’ iniziativa!
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19 comments
I lavori in corso sono bellissimi, polvere e disordine inclusi! Io ne farò la prossima settimana (non così in grande però) e non vedo l’ora! Mi sa che ho trovato l’argomento del mio terzo appuntamento con Real Bloggers…
Gio, hai ragione, sono bellissimi e quando non si fanno per un po’ quasi quasi mancano… ma quando ci sei vorresti che finissero subito!!! 🙂
oh no il forno!!! 🙁 Beh però se si ricostruisce altrove sei salva, dai! Vi vedo già all’opera con qualcosa di particolare come il forno in terra cruda!
Piccolo suggerimento: no forno nel locale autoproduzione, ho avuto per mesi le conserve nello stesso locale di un camino gigante e purtroppo con il calore ne risentono… anche a me era piaciuta l’idea di avere tutto il necessario per autoprodurre “sottomano” !
In bocca al lupo per i lavori, dai che ci siete quasi 😉
Per me è stato un colpo al cuore, Grazia, ma abbiamo dovuto fare dei drenaggi per portare via l’acqua, e se non li avessimo fatti in quella stanza (che sta proprio sotto alla nostra camera) non avrebbe avuto senso tutto il lavorone. Insomma, scelta obbligata,anche se mi è dispiaciuto tanto.
Il forno in terra cruda mi attira molto, ma sarebbe poi da fare all’esterno perché dentro casa non è fattibile, e mi piaceva un forno dentro, da poter usare con ogni condizione climatica (qui tra pioggia e neve sennò rischi di usarlo solo in primavera-estate). Qui vicino abbiamo un produttore di forni a legna di quelli che non sono minimamente paragonabili a quello che avevamo, ma magari per la taverna potrebbe essere un buon compromesso (Roberto vorrebbe proprio quello, su certe cose è molto meno tradizionale ed alternativo di me), poi magari quello in terra cruda ce lo costruiamo con calma per l’esterno, così da poterlo usare nella bella stagione. Chissà cosa decideremo, qui siamo ancora nella fase in cui ogni settimana cambiamo idea!
Per il locale autoproduzione, grazie mille per il consiglio. Se riusciamo creiamo una dispensa per tenere le conserve nella parte più bassa, quella della cantina, e lasciamo invece la taverna come locale “operativo”. Tra l’altro, visto che si affaccia sul giardino e sulla capann, ho l’impressione che diventerà anche la nostra cucina estiva, visto che è seminterrata e molto fresca!
Crepi il lupo, ci siamo quasi ma anche i muratori un paio di volte guardandomi in faccia mi hanno detto “Non vedi l’ora che ce ne andiamo, vero??”
😀
Però che bello quando poi avrai la tua taverna per l’autoproduzione…
😉
Complimenti!
Diana, posso dirlo??? Non vedo l’ora!!!!
ma come ti capisco!!! io vivo in un cantiere aperto!!! però i lavori sono quasi finiti!! che soddisfazione sarà vederla finita e che bella verrà!!!
Soribel, noi abbiamo iniziato i lavori in aprile del 2012 (tetto e due stanze della casa) e non appena pronte le due stanze nella primavera del 2013, siamo venuti qui. Praticamente viviamo in un cantiere aperto da un anno intero, inizio a sentirne un po’ lo stress… ma che bello in ogni caso pensare che tra poco saranno finiti, hai ragione!!! 🙂
Ecco un post come si deve! Ma non avevo dubbi!
E che nostalgia della mia casa quando i grandiosi lavori erano in corso!
Lo rifarei subito, guarda!
Lo sai vero che prima o poi vengo a trovarti? ah. ah! questa è una minaccia!
No, a parte gli scherzi, mi piace da morire lo spirito e l’attenzione con cui state ristrutturando questa stupenda dimora.
E le impronte del gatto, presumo! quelle ce le abbiamo anche noi nel locale caldaia!
Un bacio e grazie
Fra
Francesca, ma lo sai che ci pensavo anche io, che presto vengo a trovarti (e non è una minaccia, è una promessa!!!)?
Sì le impronte sono del gatto (ho dimenticato di scriverlo, ma come si nota anche sopra è sempre in mezzo ai piedi, quindi ovviamente non potevano mancare le sue impronte!). Finora è stato capace di lasciarle sia nella gettata sottostante che nella gettata in cui abbiamo sistemato i “cupolini”, quindi ne abbiamo un doppio strato.
Il muratore ha detto che quando farà il massetto prima del pavimento lo rinchiude nel vecchio porciletto per un giorno, dovevi vedere le maledizioni che gli ha tirato quando si è affondato nel cemento fresco!!! 😀
Cosa può essere più Real dei lavori in corso ? ^_^ Bellissimo… Complimenti…
Grazie Carla!
Cara Gloria,
che gran fatica dev’essere gestire tutto fintanto che i lavori sono in corso, ma mi pare tu abbia il giusto spirito e un passo alla volta tutto andrà a posto e che gran soddisgazione sarà poi! Complimenti per questo tuo bel post, ciao
Lisa
Grazie Lisa, lo spero proprio!! Io sono soddisfatta anche ora che è tutto un caos, figurati dopo!!!
Ma che belle le tue bimbe nella cornice della “casa non casa” ah ah si saranno divertite un mondo.
Beh credo che a lavori ultimati la tua dimora sarà bellissima
Anna
Anna, me lo dicono in tanti! In verità, casa nostra è molto semplice, ma ci stiamo mettendo l’anima e forse è per questo che ci sembra già bellissima! Una nostra vicina dice “Guardandola da lontano veramente sembra ancora una catapecchia com’era prima” In effetti tanto torto non glielo do mica! 😀
Gloria cara, mi sembra tu abbia il giusto spirito per affrontare una situazione del genere! Sono certa che finiranno presto i lavori e in un momento ti girerai eda avrai la casa dei vostri sogni!
Un abbraccio
Son già volati i due anni e mezzo da quando abbiamo iniziato questa avventura, sono certa anche io che voleranno anche questi ultimi mesi… lo spero!!! 🙂
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