Sono giorni intensi a Villacolle, non c’è che dire. Gli impegni delle bimbe (compleanni, feste di carnevale, sport) si sono succeduti più fitti del solito. I nostri pure. In mezzo a tutto questo, stiamo ultimando il nostro definitivo trasloco qui, e nel frattempo i muratori hanno ripreso i lavori nella parte sotto di casa, in quella che entro l’anno sarà definitivamente la nostra cantina.
Così, anche se sono passata improvvisamente da 50 metri a quasi il doppio, niente ancora trova il suo posto in cucina e in casa. Però il tempo per rinfrescare la pasta madre (e per infilarci un laboratorio con tanti bimbi e tante signore curiose di capirne di più) lo trovo lo stesso.
Anche se poi la cucina versa da settimane in questo stato tra il “è scoppiata una bomba”, “hai avuto un esercito a cena”. D’altra parte… non sono mica WonderWoman!! Lo sanno bene gli amici reali, che negli ultimi mesi si sono stupiti se l’hanno trovata in ordine (a volte il raptus dell’ordine prende anche me) o mi hanno detto chiaramente una volta arrivati qui: “Sei proprio brava a fotografare, Villa Villacolle dal blog sembra tutta un’altra cosa!” Intanto piano piano cerco di mettere ordine tra le cose e nella mente, cercando di portare lo stesso avanti le mie passioni e di dedicare tempo, oltre che al lavoro, anche e soprattutto alle bimbe.
Il tempo corre veloce e son certa che loro si ricorderanno sicuramente del giorno in cui la pasta madre è uscita dal barattolo e ha creato un bel disegno che sembrava una scultura naturale e ci abbiamo riso tanto, prima di impastare le frappe salate insieme che sono venute così buone, anche se la mamma le ha fritte dopo cena, con Vera in fascia perché aveva il raffreddore e voleva dormire. Del caos che regnava intorno, magari, chissà… si sarà persa memoria! O anche no, ma in fondo che importa? Io intanto per sicurezza continuo ad usare bene lo zoom, quello si che è un talento naturale… come la lievitazione con la pasta madre!
P.S. Questo post esce oggi e porta questo proprio questo titolo perché, su invito di Francesca, partecipo all’iniziativa {Real Bloggers}! Galeotto fu il piumino infilato tra le travi della camera delle bimbe nelle foto pubblicate qualche giorno fa, e un suo post in cui ci raccontava proprio qualche giorno prima di come cambia la prospettiva delle nostre blog-case se solo si allarga un pochino lo zoom… Bello sapere di non essere sole! 🙂
E per sentirsi un pochino meno sole, eccovi le altre Real Bloggers di questo mese, in ordine rigorosamente sparso… buona lettura!
Passionedeco…perché le case hanno un’anima
Apple Pie and Shabby Style
Ultimissime da forno
My New Old Life
Limone e Stracciatella
Home Shabby Home
My Rose in Italy
Lullaby Coccinella laboriosa
NB: Poche ore prima del via siamo venute a conoscenza di una simile iniziativa animata dallo stesso spirito di condivisione e solidarietà tra donne lavoratrici, mamme e tuttofare e che è stata presentata tempo fa da Faccio e Disfo, purtroppo non siamo arrivate in tempo per unirci a loro e allora la rilanciamo qui.
28 comments
Ci sono anche io nel gruppo….. Anche S e…non posso competere con un tale disordine!! Ahahaha
Ciao,
Manuela
Ciao Manuela,
stamattina ho aggiornato la lista, mi sa che ieri mi ero persa qualche link!! Che il mio disordine sarebbe stato imbattibile… era una certezza!!!
🙂
Uh mamma! Sai che anche io con la casa più grande non so mai dove mettere le cose?
Grazie per aver partecipato, sei stata per me una piacevole scoperta!
Diana
DIana, io saprei pure dove mettere le cose, in soggiorno ho un intero mobile appena finito di montare che le aspetta… il problema è che non vogliono andarci da sole! 🙂
Grazie a te per l’iniziativa!
Ahhhh ecco, ma perché aspettano che NOI le mettiamo a posto???
Non avevo capito…
bellissimo disordine!! è in questi casi che vorrei avere una domestica 😉
…come già scrivevo a Soribel (dal momento che sto passando in rassegna tutti ed otto i blog del caso!) è confortante sentirsi in ‘buona’ compagnia!!! 🙂
Io che aggiorno il mio blog – quando va bene – ogni quindici/trenta giorni, che lavoro a tempo pieno, che mi occupo di UNA sola cucciola ed ho il marito perennemente in trasferta…beh, tra ‘nuova’ casa in ristrutturazione (il caos primigenio!!!) e la vecchia casa che mi sta espellendo (davvero!!! non ho più un micragnoso buco libero per riporre alcunché!!!) mi sentivo assolutamente una reietta 🙂
Cristiana, siamo proprio in buona compagnia te lo assicuro!
Io per come sono fatta mi vergognerei a far sistemare un tale disordine, e poi soprattutto, dovrei tenere la domestica a portata di mano, perché se sistema una tale mole di cose, poi deve anche dirti dove le ha messe, no? Già fatico con mio marito che se mette a posto una lavatrice o una lavastiviglie mi “imbosca” le cose… meglio il disordine creativo che la domestica!
Buongiorno, piacere di conoscerti! Già il nome della tua casa, rubato a Pippi Calzelunghe, me la rende simpatica, poi la volontà di mostrare la realtà che si nasconde dietro le foto perfette… ancora di più! Anche io combatto una battaglia in nome dell’imperfezione, che a cercare di essere sempre perfette noi e con la casa a posto si rischia solo di impazzire. Un abbraccio, tornerò a trovarti!
Ciao Gio, piecere mio! La battaglia qui la combatto già contro il tempo, devo dire… di impazzire per essere perfetta invece non rischio di certo!
Ti aspetto!
davvero strepitosa la scultura pasta madre… per la situazione in casa in effetti si zoomma sempre molto! 😉
Grande cosa lo zoom. Secondo solo alla pasta madre, alle birbe e all’orto, vero Daria? 🙂
Ecco perchè da quando ti ho scoperta non ti mollo più un secondo!
Ti adoro, per quello che sei , quello che fai, quello che rappresenti,
SEI IN GAMBA GLORIA, DAVVERO TANTO!
Francesca, grazie di cuore per tutto, io non ti mollavo già da prima, e come ti ho già scritto… da te mi sento DAVVERO a casa! Ti abbraccio!!!
Fidati che la casa grande diventerà presto troppo piccola comunque. È che si tende ad accumulare cose in base allo spazio che abbiamo a disposizione… per poi scoprire che, accidentaccio, proprio tutto non ci sta comunque. 🙂
Ah io stavolta ho forzato il mio istinto da marchigiana del “non mi buttare che non ti butto”, e visto che il mio percorso di decrescita prevedeva già da tempo anche un bel percorso di decluttering, ne ho approfittato per avviare un bellissimo social-progetto di Svuota la soffitta, una sorta di mercatino del baratto e dell’usato nel mio paesello, ma virtuale. Spero che sia il punto di partenza per fare un po’ di pulizia reale e per dare nuova vita a cose che ferme in casa non avrebbero alcun valore!
Piano piano, i percorsi più si fanno lentamente e più (a parere mio) funzionano! 🙂
Ciao Gloria! beh ma non vale! in fase di trasloco qualunque casa sarebbe così!! ^_-
bellissimo post, rende proprio l’idea di quello che sono le real bloggers!
Un abbraccio!
Ehm Eugenia, va bene se dico che il mio trasloco dura da un anno???
Io sono in fase di trasloco, certamente, ma questa è la condizione abituale della mia cucina con tre figlie sotto i 7 anni, un marito fuori casa tutto il giorno, due lavori da libera professionista, un orto, una casa e nessun aiuto.
Chi mi legge e mi conosce lo sa bene, tanto che come scrivevo anche nel post un mio caro amico, che non mi ha conosciuto prima delle bimbe ma mi conosce comunque da tanti anni, una sera che è venuto ed ha trovato il piano della cucina libero mi ha detto “Hai sistemato la cucina?”
Spero che magari con la maggiore età di qualche figlia la cosa sia almeno reversibile! E anche se non lo fosse, a me va bene così, il disordine che ho visto in tutti gli altri post è una cosa che io mi sogno anche la notte, magari prima o poi si avvera anche a casa mia un disordine così! 🙂
ADORO le case vissute!!!!!!
Io questo post l’ho adorato. Punto.
grazie Anna! 🙂
Due lavori da libera professionista?
Tre figlie e due lavori?
No, no – casa a parte ti sei meritata, tutto da me, il nuovo nome di RealWonderWoman!!!
Io, aiutata pure da una madre che ama esser nonna (ed è a tutti gli effetti una Nonna con la maiuscola!) mi sento addosso una stanchezza atavica; e faccio ben meno della metà di molte di voi…poi do’ la colpa al meteo, alla stagione, alla pioggia, al caldo, sia ben chiaro: vuoi mai che non ecceda di autoindulgenza, proprio io? 🙂
Sì Cristiana, ovviamente sono lavori (sono programmatrice web e al tempo stesso titolare di uno shop online di prodotti ecologici) che mi impegnano solamente tutte le mattine qualche altra ora sparsa sul resto della giornata (e della notte) a seconda delle esigenze del momento. Prima dell’arrivo di Vera ero anche consulente “fissa” per due giornate a settimana presso una azienda, poi piano piano, affrontando al tempo stesso un percorso personale di decrescita, ho lasciato posto ai primi due lavori soltanto, che mi permettono di seguire le bimbe e di ritagliare tempo (sparso) per tutto il resto. La stanchezza c’è lo stesso anche qui, eh… non siamo proprio Wonderwoman, e questo post (e il fatto che io ritenga prioritario al momento rispondere a te piuttosto che riassettare la cucina che versa in uno stato molto simile a quello delle foto) lo dimostra appieno!!! 🙂
Ciao Gloria, pensa ti scopro solo ora grazie a questa vostra iniziativa e ne sono davvero flice, E’ splendido il post che hai scritto e non vedo l’ora di vedere la tua casetta finita! Già nella confusione mi piace un sacco pensa poi!
ti abbraccio ciao
Lisa
Ciao Lisa, grazie!
E’ un piacere averti qui! 🙂
Glò, questo post me l’ero perso…ed è bellissimo! La pasta madre è davvero un’opera d’arte nelle sue esplosioni e nelle sue pieghe! Guardando le altre foto, poi, mi sono scompisciata dalle risate! Sei la numero 1!!! E’ un’iniziativa davvero bella! 🙂
🙂