“Ma non è che non scrivi più, eh?” mi chiede ogni tanto qualcuno che segue le nostre avventure di Villacolle. In realtà, nella mia testa, scrivo almeno un post al giorno. E’ che poi rimane lì, perso nel tempo da dedicare a tutto il resto, prima tra tutti la tipa qui sopra, che ha superato i sei mesi proprio in questi giorni.
Poi ci sono le altre due teppe di casa, che seppure in maniera minore il loro tempo se lo prendono eccome, tra compiti, scuola, merende, attività, biscotti e letture davanti al camino.
Poi c’è la cucina, ché per quattro (fra poco cinque) bisogna pure apparecchiare, e poi cucinare mi piace e rilassa da matti e sperimentare pure. E, diciamocelo, il panettone fatto in casa ha un sapore che non so descrivere, e fatto in compagnia di una cara amica ancora di più.
Poi c’è l’autoproduzione, che per il discorso di cui sopra si cerca di fare il più possibile in casa, dal pane alla pizza ai biscotti. E visto che abbiamo deciso di non mettere il GPL, qualche volta capita che la piccola bombola della cucina si esaurisca sul più bello, e allora per fortuna che c’è il vecchio fornello di ghisa di mia nonna, e una zuppa di zucca a metri zero ce la cuciniamo lo stesso.
A conti fatti, visto che il mattino (e qualche ora rubata al resto delle attività nel pomeriggio e sera) comunque lavoro, il tempo per scattare qualche foto come vorrei e quello per tenere memoria dei tanti piccoli dettagli di ogni giorno scarseggia proprio.
Così, mi accontento di qualche dettaglio qua e là, e come un bimbo piccolo inizio a desiderare le vacanze di Natale (che ormai sono davvero dietro l’angolo) per dedicarmi un po’ anche a quello che mi piace di più. Primo tra tutti l’orto che richiede a breve qualche attenzione, tra semine tardive e raccolta delle foglie e dell’erba.
Poi, spero proprio di trovare il tempo per godermi un po’ anche questo panorama e queste giornate di sole, che dopo un autunno piovoso e la prima neve ti fanno venir voglia di camminare, o anche solo di guardare le nuvole in cielo, tra i monti.
10 comments
Eh, si come ti capisco… tante cose che si vorrebbero scrivere ma restano lì… solo alcune escono… ma va bene così!
Va benissimo così, sennò aivoglia a raccontarsi di voler scalare la marcia. Ma prima o poi pian piano escono (quasi) tutte! 🙂
acci non passavo da un po’ e quasi c’è il diciottesimo di Vera! 😀
Sul fornello/gas ti capisco e fate benissimo a non mettere il gPL. Al momento io ho la cucina a gas ‘andata’ e uso solo quella a legna… mi son detta che se potevano le nonne, posso anche io. Così l’acquisto è rimandato a primavera forse. Se proprio proprio mi serve quella marcia in più, uso il fornello elettrico da campeggio. Ma è talmente una noia tirarlo fuori e poi pulirlo metterlo via ecc,. che alla fine s’è tirato fuori solo una volta! Delle volte penso che corriamo più di quanto dovremmo/potremmo. A volte la bombola che ti finisce ti costringe a camminare in un altro modo e scopri che è meglio 🙂
Infatti il mio sogno è di mettere anche la cucina economica in cucina, ma il fattore “doppia canna fumaria mi ha impensierito un pochino… magari chissà, se in futuro decideremo di passare dalla caldaia fai-da-te del camino attuale ad un termocamino, magari lo facciamo in salotto e in cucina potrò montare la cucina economica anche io! 🙂
Per il GPL, l’unica rogna ad andare solo a camino e stufetta antica è che se stiamo fuori tante ore (e capita a volte) o la notte la temperatura scende tanto. Magari prima o poi al posto della stufetta antica mettiamo una stufetta a pellet, giusto per stemperare quando non ci siamo o il mattino presto (sennò le accensiioni e mantenimenti toccano sempre a me). Ma al GPL non cedo!!! 🙂
mamma mia come è cresciuta Vera!!!!!
Scrivi scrivi per favore chè io mi sono appassssssssionata….
Ilona, se riesco a riemergere da questo trasloco definitivo quassù… prometto che scriverò con un po’ più di assiduità!
Per i 4 anni che ho vissuto in montagna, in Lessinia, anche io cucinavo sulla stufa a legna-cucina economica (e mi ci scaldavo). E d’estate fornellino da campeggio. Certo, ero sola, senza figli al seguito, e forse questo rendeva tutto più semplice. Non avevo nemmeno il frigo! Si teneva solo il necessario. Molto belle quelle mele, Glò!!
Eh a volte sai che mi capita di chiedermi chissà come sarebbe stata la vita qui senza figli.., Magari avremmo fatto l’orto per rilassarci e i lavori sarebbero scorsi velocissimi, chissà. Poi penso che il ritorno in campagna è diventato una necessità irresistibile proprio da quando ci sono le bimbe con noi. E ci sorrido su 🙂
Ho scoperto un blog piacevolissimo,
che tanto mi sa di casa, di bellezza e semplicità e ora sono già “assuefatta”.
Ti metto subito nella mia blogroll.
Grazie
Fra
Grazie a te per le belle parole!
A presto