Periodo intenso nella cucina di Villacolle questo, non c’è che dire. L’orto di fine estate inizia ad essere a dir poco superproduttivo. E così, oltre a fare grandi scorpacciate di ogni tipo di verdura di stagione, inizia l’opera di trasformazione e conservazione di tutto quello che ci passa sotto mano.
Le melanzane, che sono cresciute e maturate tutte insieme, sono andate direttamente sott’olio, lessate con l’aceto della nostra uva e condite con aglio e origano dell’orto.
Zucchine, cipolle e verdure varie per il nostro dado vegetale, che insaporirà i piatti e le minestre di tutto l’inverno che verrà.
Ho iniziato ufficialmente gli esperimenti con l’essiccatore, provando anche ad essiccare le zucchine, non so come saranno e come riutilizzarle, ma non ho posto in congelatore e ho provato a conservarne così.
Altre zucchine sono andate sott’olio, e altre ancora mi aspettano in cantina per farne un buon sugo coi pomodori e alcuni barattoli in agrodolce, con le cipolle.
Le erbe miste son già quasi tutte essiccate, alcune sistemate nei vasetti (origano, basilico, menta, salvia, erba di San Pietro, mente varie, rosmarino, timo e prezzemolo) altre triturate con il mixer e messe ad insaporire un vasetto di sale marino integrale (già usato per condire le patate nuove, ottimo).
Poi ci sono loro, i grandi protagonisti, i pomodori. Di gran lunga il nostro piatto preferito di tutta l’estate, tra panzanelle e insalate.
Cinque cassette (circa 15 kg) di passata hanno fruttato già una trentina di barattoli che useremo per pizza o preparati vari. Per fortuna qui ci sono venuti in aiuto i nonni, che ci hanno dato una mano a passare, invasare e bollire, oltre a prestarci tutta l’attrezzatura del caso (che non avrebbe senso acquistare per solo due giorni l’anno).
Adesso è la volta dei pomodori secchi, che una volta essiccati andranno sott’olio. Ne preparo una cassetta, giusta giusta per riempire fino all’orlo l’essiccatore. Speriamo che bastino. Il prossimo giro sarà per i sughi (quello base, quello di zucchine e quello di melanzane) e l’eccedenza di datterini e ciliegini andrà dritta in congelatore per essere riutilizzata su pizze e torte salate.
Infine la svogliatura dell’anno, le pesche sciroppate fatte con le pesche del contadino che ci fornisce al GAS. Tutto qua, tutto a metri zero se si escludono ovviamente sale marino integrale, zucchero di canna e olio (del babbo contadino di una cara amica di mia sorella).
Insomma, un’autoproduzione casalinga di tutto rispetto anche quest’anno. Son soddisfazioni!
5 comments
La tua panzanella, che meraviglia
Il piatto dell’estate senza ombra di dubbio! 😉
A che punto prelevate il vostro vino per farlo in aceto?
eheheh Gionata, a saperlo!!!
Il nostro tentativo di vino dello scorso anno ha proprio preso TUTTO di aceto, quindi alla fine non ci siamo nemmeno posti il problema, e non ce lo porremo neanche questo anno perché la grandine ha fatto piazza pulita nella vigna e siamo con pochissima uva, che mangeremo e bon. Se ne riparla il prossimo anno!
GRazie per l’info. PEr la grandine vi consiglio le reti apposta.