L’ho mai scritto che abbiamo la fortuna di avere degli amici davvero speciali? Per la nascita di Vera alcuni dei nostri più cari amici hanno rispettato la nostra personalissima tradizione (piantare un albero anziché tagliarlo, come si fa da queste parti) regalandoci due bellissime piante da frutto (e un’ortensia). In particolare, un corbezzolo e un peromelo (nashi). Un’idea regalo che ha colto pienamente nel segno, insomma.
La scorsa settimana, invece, è venuta a farci visita (puntuale come ogni stagione, a quanto pare) l’istrice. Prima ha tolto alcune di quelle da seme, appena messe. Poi due buchette, che ci hanno fatto provare a recintare con dei fili il perimetro delle patate.
Poi ha cavato un paio di buche per notte, per 4 o 5 notti, proprio mentre Roberto era fuori per lavoro e io non sapevo che pesci pigliare. Pensa che ti ripensa, con mio babbo e mio suocero abbiamo ipotizzato che la luce potesse darle fastidio. E così, in mancanza di meglio, abbiamo addobbato il vigneto (per l’ilarità di tutto il vicinato) con le lucine di Natale. Strano a dirsi, ha funzionato!
Peccato che abbiano fatto luce al capriolo, che la notte successiva si è mangiato quasi tutti i fruttini e i germogli del nostro amato peromelo. Per non parlare delle piantine di insalata romana appena trapiantate, cimate raso terra. Bella trovata, le luci di Natale eh? Ma soprattutto, mi chiedo io… non potevamo fare un po’ per ciascuno? 🙂
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