Ecco l’orto in questa settimana: la neve si è finalmente sciolta (anche se ne hanno rimessa per la prossima settimana, ma non se ne può più!!!) ma la terra (molto argillosa) è veramente zuppa di acqua. A guardarlo così a dire il vero sembra più un pezzo di terra abbandonato che un orto vero e proprio…. ma che ci posso fare, ormai anche i vicini si sono rassegnati al mio orto anarchico!
In quello che sembrerebbe il caos primordiale ci sono invece ancora tanto sedano, prezzemolo ed erbe aromatiche. Poi i radicchi, che hanno ricacciato dopo il primo taglio (e finiranno dritti dritti coi porri a condire un buon risotto), le rape rosse, le verze, i porri, i cavolfiori romaneschi e un ultimo cardo superstite.
Lascio ancora anche le due piante di broccoli calabresi, che continuano a produrre le cimette con continuità, così che avremo un bel sughetto coi broccoli assicurato almeno una volta ogni 10 giorni.
Dell’aiuola dei cavolfiori (bianco e di Macerata) è rimasto invece ben poco, nei prossimi giorni la smantellerò e pacciamerò per prepararla alle piantagioni primaverili ed estive. Non mi sono ancora messa giù a tavolino per decidere cosa mettere e dove metterlo. In primis per il tempo da lupi di questi giorni, e poi anche perché avendo parte dell’orto (in ordine sparso) ancora coltivata con le verdure invernali, non ho fatto mente locale sugli spazi liberi. Lunedì ho approfittato di un paio di ore di sole per seminare scalogni e cipolla rossa di Tropea, mancano all’appello le cipolle bianche e quelle dorate perché non ci sono riuscita, inutile far finta di niente ma con la pancia che cresce la schiena inizia ad accusare il colpo, e dopo una bustina di cipolle e una di scalogni ha chiesto pietà 🙂
Ora non mi resta che portarmi carta e penna, segnare quali sono le aiuole libere e quali invece manterrò coltivate ancora per un mese o più, e decidere il progetto di quest’anno, così da avere le idee ben chiare quando sarà il momento (e spero che il momento sarà ben presto!)
Intanto, per fortuna, almeno Roberto ha potuto approfittare del sole di domenica (io ero a casa insieme a Sveva malata) per portare a termine la potatura nel frutteto (per la vigna è ancora presto), prima che tutte le piante fioriscano. Soprattutto mele, pere e prugne, visto che noci e ciliegie non si toccano ed il mandorlo ormai va per il prossimo anno: è già una esplosione di fiori e di api che si son risvegliate giuste giuste per fargli una visitina….
5 comments
[…] non se ne può più!!!) ma la terra (molto argillosa) è veramente zuppa di acqua. E noi iniziamo a progettare l’orto… […]
caspita, da voi sono già in fiore, che bello! qui solo gemme per il momento!
Io credo che i vicini verranno conquistati a poco a poco dall’orto apparentemente anarchico 😉 Magari quando assaggeranno la differenza di qualcosa coltivato naturalmente e sotto paglia! Vedo dalle foto che allora gli attrezzi agricoli antichi li avete lasciati in esposizione… stanno benissimo!
Il mandorlo secondo me lo fa apposta, ogni anno anticipa di un po’ così non possiamo più potarlo e continua ad andare per la sua strada (il prossimo anno gli tocca appena cadono le foglie in novembre, giuro). Non che volessimo fare chissà che interventi, ma sta andando davvero tanto in alto e raccogliere le mandorle inizia ad essere pericoloso. Non che non trovi giusto lasciare allo scoiattolo le mandorle su in alto, ma siccome lui è ben più furbo di me non si accontenta di mangiarsi quelle in alto… prima si mangia quelle in basso e poi tranquillo quelle a cui non arriviamo noi! 🙂
Io la differenza l’ho già sentita quest’anno sinceramente, sia nei pomodori che nelle colture invernali come i cavolfiori: vero è che i miei son venuti un po’ più piccoli di quelli di mio babbo (che pure da solo stallatico e bio, sennò non glieli mangiamo), ma anche più croccanti e saporiti, e hanno accusato anche meno del gelo.
Gli attrezzi…. ehm son rimasti lì perché nella capanna abbiamo messo il povero camper d’epoca, per preservarlo un po’ dalla neve. Non ho proprio idea di cosa ci faremo, intanto Sveva e Siria usano l’aratro per arrampicarsi, niente non è! 😉
Caspita ogni anno il vostro mandorlo è in anticipo! 🙂 Anche noi orto anarchico nella stessa situazione del vostro!
Al mandorlo proprio non si comanda, Daria! Lui sente la primavera da lontano!! 🙂
Sugli orti anarchici, non c’è dubbio: vuoi mettere il fascino?