Da domenica scorsa qui piove ininterrottamente, praticamente non c’è stato giorno senza diluvio! Per fortuna lo scorso fine settimana abbiamo approfittato della “estate di San Martino”, per passare un po’ di tempo fuori nell’orto e in giardino, che proprio ora ha delle margheritone e delle begonie fiorite che in piena estate ci saremmo sognati.
Non che ci fossero grandi lavori da fare, l’autunno non è sicuramente un momento in cui gli impegni nell’orto sono pressanti… Però era davvero ora di togliere le zucche, gli ultimi pomodori e i cetrioli dalle aiuole, oltre alle ultime melanzane e peperoni, e iniziare a pacciamare per evitare che le erbe spontanee rubino di nuovo lo spazio alle aiuole. Non che non ce ne siano, eh (per buona pace di mio babbo che non si rassegna al mio orto disordinato).
Abbiamo raccolto un bel secchio di mandorle, quelle che stavano nei rami più alti e non eravamo riusciti a battere. I temporali dei giorni scorsi ne hanno buttate tante in terra, giusto per fare un po’ di concorrenza al nostro amico scoiattolo che dopo aver ripulito la noce è ritornato all’attacco sul mandorlo.
Abbiamo poi raccolto tante bietole e erbe di campo, che con la pioggia di ottobre e novembre continuano a crescere…
In tutto questo, non è mancato il tempo di esplorare l’orto e guardarci intorno, anche e soprattutto in cerca delle numerose coccinelle che ancora sorvegliano il nostro orticello e lavorano indisturbate, tra una pianta e l’altra. Fa sempre festa spostare una foglia e trovarne qualcuna, anche minuscola, che fa capolino da lì sotto!