Chi ci è venuto a trovare a Villa Villacolle prima di iniziare i lavori non aveva dubbi (vero, Maura?): lasciate i marmittoni, vero? Io a dir la verità ero molto perplessa sul lasciarli, perché visti così non è che mi piacessero molto. Tanto più che avremmo dovuto poi rifare il pavimento dell’ingresso in ogni caso, con mattonelle diverse da questi, che non si trovano più molto facilmente in giro.
Poi, vuoi il poco tempo a disposizione (per rifare tutto il pavimento della cucina), vuoi la spesa in più che ci sarebbe costata rifare il pavimento nuovo, abbiamo deciso di tenere i vecchi marmittoni della cucina e del soggiorno, che ora sono un’unica stanza.
Due colori diversi nella stessa stanza, quindi, con una striscia di marmo bianco a coprire il “buco” lasciato dal vecchio canterto, e un piccolo scalino da far arrotare ben bene.
E l’ingresso? L’ingresso a quel punto non potevamo mica farlo di cotto! E così, abbiamo recuperato i vecchi marmittoni che erano in casa dello zio di Roberto (prima che la sistemasse) e che erano (ovviamente) stati tenuti da parte. Abbiamo provato a tirarne fuori (mischiando colori diversi) una specie di disegno che alla fine, devo dire, non è venuto nemmeno tanto male.
Poi li abbiamo fatti arrotare, stuccare e lucidare tutti e due, ingresso e cucina insieme, così da avere due stanze comunicanti con pavimenti simili.
Che dire? Visto così, ripulito ben bene, arrotato e lucidato, non sembra nemmeno il vecchio pavimento! E l’ingresso, anche se sembra una coperta di patchwork, tutto sommato ha un suo perché. Ma soprattutto, abbiamo recuperato i vecchi pavimenti, cercando di essere anche in questo il più possibile ecologici, e rispettando la natura della casa. E alla fine, insomma… mi tocca proprio dar ragione a chi mi consigliava di tenerli! 🙂
1 comment
mi ricordano tanto la casa di una mia prozia, che ora non c’è più ma a cui sono tanto legata
ben fatto 🙂