Le nostre amate fragole le abbiamo trapiantate a terra a primavera, dopo qualche anno di felice produzione nel nostro orto sul balcone. Il trapianto non le ha sicuramente aiutate, e ci hanno messo un po’ ad ambientarsi. Quest’anno non hanno prodotto praticamente nessuna nuova piantina (mentre gli scorsi anni erano incredibilmente produttive) e, a dirla tutta, anche poche fragole e piccoline. Avendo fiorito in ritardo, però, devo dire che il lato positivo è che a metà giugno continuiamo ancora a raccogliere qualche fragolina qua e là, con grande gioia di Siria che le cerca e se le mangia direttamente dalla pianta. Grazie alla pacciamatura con la paglia, le abbiamo praticamente raccolte e mangiate direttamente, tanto rimangono belle pulite. La paglia, inoltre, ha mantenuto l’umidità permettendoci di diradare le innaffiature, e visto che sono posizionate nel punto più lontano dell’orto non è cosa da poco.
Vedremo ora come andrà il prossimo anno, anche e soprattutto con le piantine che mi sta dando mio babbo. L’estate scorsa, infatti, visto che le mie fragole sul balcone continuavano a produrre nuovi polloni, gli avevo portato una ventina di piante, convincendolo a ricavare un angolo per le fragole anche nel suo orto. Quest’anno è stata indubbiamente la coltura che gli ha dato maggiore soddisfazione, e naturalmente oltre ad aver prodotto tantissime fragole le sue piantine hanno prodotto anche altrettante nuove piantine, che adesso tornano “a casa” a rinfoltire il mio fragoleto. Insomma, uno scambio di fragole indubbiamente divertente e soprattutto (è il caso di dirlo) fruttuoso!
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