Non abbiamo ancora finito con la potatura, che ci porterà via (se il tempo permette) almeno un altro fine settimana se non di più. Durante la potatura, abbiamo anche fatto un piccolo censimento delle piante da frutto. Alcune non siamo ancora riusciti a riconoscerle (soprattutto su quelle più piccole, l’indecisione è tra melo/pero e albicocco/pesco), ci toccherà aspettare la fioritura per essere sicuri su quelle su cui siamo indecisi, ma il bello di orto e frutteto è proprio l’attesa.
Così, al momento ci ritroviamo:
5-6 meli
5-6 fichi
3 noci
2-3 peri
2-3 ciliegi
2 viscioli
2 mandorli
2 noccioli
2 pesco o albicocco
1 sambuco
e qualche altro alberello non da frutto qua e là, oltre al vigneto. Le piante non sono state manutenute da così tanto tempo che sperare in un raccolto prosperoso quest’anno è impossibile, ma intanto ci divertiamo ad immaginare un bel cestino di frutta appena raccolta da mettere in tavola. Nei prossimi giorni cercherò di fare mente locale e di pensare a cosa mi piacerebbe aggiungere a questi, visto che in alcuni punti in cui c’erano piante secche si sono creati degli spazi liberi.
Qui, approfitterei volentieri di un vostro consiglio (libero sfogo alla fantasia!). Cosa piantereste ancora?
28 comments
un albero di cachi.Semplicemente perchè li adoro!!!
Mio babbo mi ha detto che forse forse uno degli alberi che non siamo riusciti a censire potrebbe anche essere un cachi. Se non lo fosse, ottima idea!
concordo con Lucia, i cachi danno molta soddisfazione, colorano il grigio dell’inverno e sono facilissimi da tenere. praticamente non devi fare nulla, se non stare attenta agli uccellini che ne sono ghiotti.
un po’ di frutti di bosco? i
Anche a me piace molto l’idea infatti, anche se non sono una appassionata di cachi pensare di avere un tocco di colore nel frutteto fino ad autunno inoltrato mi mette allegria.
Per i frutti di bosco stavo meditando una siepe di lamponi in fondo, verso il fosso. More ce ne sono in abbondanza nei fossi vicini quindi non ci sprecherei tempo ed energia. Non ho idea di come rendano o se richiedano invece particolari cure ribes e/o mirtilli.
io con i ribes ho fortuna, il problema è che alla fine non li mangiamo tanto. sono tutte piante che non hanno bisogno di molte cure, per fortuna.
dimenticavo, fragole a quintali, metti molte varietà, noi a giugno facciamo di quelle scorpacciate.
Le fragole le abbiamo pronte da trapiantare, ne abbiamo avute sempre in quantità anche noi sul balcone (ne parlavo qui: http://www.ecoandeco.it/blog/2011/05/13/le-fragole-sul-balcone/) e non vedo l’ora di vedere cosa frutteranno a terra!
Oh, mamma che invidia! Li vorrei io tutti questi alberi! Noi abbiamo “solo” dei fichi (di cui 2 troppo piccoli non hanno ancora dato frutti e uno è “starato” e produce troopo tardi così non fanno in tempo a maturare… povero…), un caco piccolo che ha fatto 4 frutti mangiati dai merli, un albicocco che ha fatto 1 albicocca quest’anno e 4 melograni (questi almeno hanno cominciato a fare qualcosa…) 🙂
Ah, si il povero nocciolo che soffre il caldo e un mandorlo piccolissimo… di 4 rami…
Comunque anch’io ti consiglierei il caco e poi i kiwi se volete farvi una pergola: vi servono più piante, una maschile e varie femminili…
Alcune di queste (tipo il pesco/albicocco) e un paio di fichi son piccolini,eh… E poi a dire il vero non so quanto saranno produttivi dopo tutti questi anni senza cure, io già spero nel prossimo anno, in questo non ci spero mica tanto! I kiwi mi piacerebbe molto, ma non so mica se sopravvivono alle gelate di qui, verso il mare dei nostri cari amici li hanno piantati, ma quassù mai visto un kiwi. Devo informarmi fino a che – gradi reggono! 🙂
scusa, ma allora quelli più mal messi forse ti conviene affiancarli da nuove leve, nel giro di una stagione qualcosa ti producono già e almeno non rischi di rimanere senza niente.
Mah non so, le piante sono relativamente giovani e forti a detta di mio babbo, solo che senza essere potate per tanti anni hanno cacciato i rami floreali tanto in alto, e con la potatura decisa di quest’anno non daranno molto, ma speriamo che ricacceranno poi più sotto, così da avere frutta da cogliere anche sotto i 3 metri!!! 🙂
C’è talmente tanto da fare, che per quest’anno preferisco aspettare che la natura faccia il suo corso e ci mostri i suoi frutti (e quali sono soprattutto quelli che non abbiamo riconosciuto!). Aggiungo solo qualcosa, e poi il prossimo anno si vedrà!! 🙂
Bellissimo il censimento!! Anche io ti direi i lamponi (buonissimi!!) e l’uva spina per deliziose torte di frutta! E poi cespugli di lavanda profumata!! 🙂
Vale, per i lamponi mi sa che è già decisa visto che li suggerite tutti!! 🙂
Prugne!! Ne esistono di diverse varietà che fanno frutti nell’arco di tutta l’estate!
Anche io ti avrei detto i cachi, danno un sacco di soddisfazioni senza troppa manutenzione.
Il nostro piccolo pesco ci ha dato un sacco di gioie, ma si devono fare trattamenti almeno 3 volte l’anno per la bolla, però lo scorso anno un alberello di 5 anni ha prodotto più di 6 chili di pesche!
I lamponi sono semplici, ma sono infestanti, non metterli in punti dove vorresti mantenere il giardino ordinato, altrimenti devi starci dietro tantissimo.
I ribes sono fantastici: manutenzione zero, un sacco di frutta. Li abbiamo qui e a Cesi, quindi restistono anche alle basse temperature. Ci faccio la gelatina, togliendo i semini col colino, e visto l’alto potere gelificante del frutto stesso basta poco zucchero ed il gioco è fatto.
Il kiwi qui resiste, seppure uno dei due ci ha abbandonato. Vuole però tantissima acqua, soffre la siccità. Fa un tronco che diventa molto grosso però si può usare per creare delle pergole. Magari addossato alla casa può essere riparato dal freddo e magari fare una bella ombra per l’estate (in inverno si spoglia completamente). Ha però bisogno di una pianta maschio e n piante femmina 😉
E poi perchè no? Un melograno! So che è una pianta quasi inutile, i suoi frutti non sono molto utilizzati, però sono belli, decorativi.
Se vuoi un bel po’ di lavanda o rosmarino da trapiantare vieni a trovarci. Io da una piantina di lavanda presa al supermercato ho il giardino invaso, sempliemente interrando i rametti potati!
Anche su fb mi hanno suggerito kiwi, melograno e prugne! Quando mi hanno detto del kiwi in effetti ho pensato a te subito Valeria! Il pesco mi da l’idea di troppo difficile, mi sa che per quest’anno passo.
I lamponi sto pensando di sfruttare il fondo del campo, verso il fosso. Lì non ci saranno problemi di ordine, sicuramente! Vada anche almeno per un ribes, son curiosa.
Per il kiwi, se soffre la siccità non sono sicura che lassù sia ideale, o almeno temo sia meglio aspettare il prossimo anno, quando mi sarò resa conto meglio di come è l’ambiente. Davanti alla capanna altrimenti, nel giardino, sarebbe bellissimo averne una bella pergolata.
Noi il melograno lo apprezziamo molto, soprattutto le bimbe che lo mangiano a manciate.
Per lavanda e rosmarino, pensavo di mettere a dimora quelle che ho adesso sul balcone, facendone poi semmai (per il rosmarino) una piccola da lasciare qui nel balcone. Poi quando vi veniamo a trovare mi spieghi come fare per riprodurre la lavanda! 🙂
Per il pesco ti suggerisco comunque di dargli un antifungo, così non ti prende la bolla e poi se non nasce nulla per quest’anno… pazienza. Io sinceramente non mi sono mai avvalsa di trattamenti biologi, ma credo che riuiscirai di certo a trovare qualche cosa. Il trattamento si fa tre vole l’anno: quando perde le foglie in autunno, quando ha le gemme, dopo la potatura e prima che si sviluppano i frutti. Lo scorso anno non ci siamo stati troppo dietro e infatti…. zac! Però il problema per i frutti è stato limitato, erano solo un po’ bruttini a vedersi, visto che l’abbiamo presa comunque in tempo.
Per il ribes possiamo provare a prendere delle talee da quelle che abbiamo qui in casa, noi le abbiamo riprodotte così. Però devi venirci a trovare prima che le piante “si muovano”!
Per la lavanda è stato semplicissimo riprodurla: ho interrato le potature! Ed ho infestato anche giardini altrui!
Ora dovrei anche io potare, ma la pancia quest’anno mi impone una potatura conservativa 🙂
L’operazione la faccio io, qualche anno fa ho fatto un corso alla comunità montana a Fabriano, Sergio mi assiste per i rami più grossi 😉
Sul libro del frutteto bio non ho trovato suggerimenti per la bolla, dovrò cercare meglio in rete!
Per il ribes… accetto volentieri, dobbiamo solo organizzarci per venirvi a trovare presto, ma mi pare la cosa meno difficile tra tutti questi lavori! 🙂
Per la lavanda, grazie per la dritta. Metterò a terra quella che ho in vaso e che è cresciuta già tanto, e magari in quel momento interro anche qualche rametto!
buona potatura, mi raccomando vacci piano! 🙂
Bello il frutteto vedrai che già dal prossimo anno gli alberi ti daranno sin troppa frutta.
Attenta agli anni di scarica e carica specie quando le piante son già grandi e son state per un periodo trascurate un anno te ne fanno davvero tanta e l’anno dopo hai poca o niente frutta per ovviare devi diradare i frutticini.
Le piante più esposte a questo fenomeno sono peri e meli.
Anch’io “voto” il kaki anche se a me piacciono tanto le albicocche purtroppo la pianta teme le gelate precoci per la fioritura fra le prime.
Anch’io ho terreno frutteto e orto e cerco di diffondere questa mia passione ed esperienza nel mio blog buttaci l’occhio chissà che qualche informazione possa esserti utile.
Buona coltivazione
Riccarda
http://www.ortopertutti.com
Anche noi adoriamo le albicocche, ma a casa di mio babbo ne abbiamo una pianta enorme che (proprio per le tante gelate tardive che si è beccata) fa i frutti come si deve una volta ogni 5 anni se va bene… mi sa che non me la sento di rischiare tanto!!! 🙂 vedremo un po’ come andrà la produzione, io non sapendo come erano produttive le piante prima son del parere che qualsiasi cosa quest’anno sarà già tanto!
a presto
ciao…parlando con mamma riguardo il nespolo siamo convenute sul fatto che non perde le foglie…secondo lei potrebbe essere un sorbo…magari una volta porto anche lei…dal vivo è una brava identificatrice!
Grazie mille per ieri.Baci
Bene, se del nespolo avevo idea almeno di quale sia il frutto, del sorbo non ho idea nemmeno di come è fatto!!! 🙂 dovrò chiedere un corso accelerato a tua mamma!!! semmai organizziamo anche una bella panificata collettiva con pasta madre nel forno a legna, e l’occasione per il corso è trovata! Grazie a voi, non sai quanto mi ha fatto piacere ritrovarci! a presto
Arrivo tardi e sono già state dette un sacco di varietà di frutta,ma se avessi posto pianterei un cespuglio di corbezzoli,che sono buonissimi e non facili da trovare…purtroppo! Che so,magari potrebbe essere un’idea! Spero di poterti venire presto a trovare! Bacio
Michela, tu fai il paio con la mamma di Maura, mi sa, ché io non ho idea nemmeno di come siano i corbezzoli!!! Ti/vi aspettiamo quando volete, passate a farci un salutino!
I corbezzoli sono dei piccoli frutti rossi,dolcissimi,che crescono in un cespuglio. E’ una pianta tipica del Monte Conero,io li ho conosciuti (con immenso piacere),a Fabriano. Quando lavoravo all’Adi,un’infermiera mi portò davanti la recinsione di una casa da cui uscivano alcuni rami con questi frutti. E’ stato un colpo di fulmine!!!
http://it.wikipedia.org/wiki/Arbutus_unedo
Ho dato uno sguardo qui,c’è anche una piccola foto!
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