Nel giorno in cui abbiamo firmato l’atto di compravendita per la casa, i vecchi proprietari ci hanno detto di “aver lasciato qualcosina” e che avremmo potuto vedere se qualcosa potesse tornare utile a noi o a qualcuno di nostra conoscenza. Ieri ed oggi abbiamo passato quasi due giornate piene a controllare, pulire, svuotare cassetti, riempire vecchie cassette della frutta e in generale passare in rassegna piatti, bicchieri, mobili, biancheria e oggetti di ogni tipo, dalle vecchie reti e materassi alle scatole di latta, alle sedie. La quantità di oggetti lasciati lì da anni è impensabile (altro che qualcosina!).
Moltissime cose sono inutilizzabili, perché rotte o marce o lise. Alcuni mobili verranno recuperati dal padre falegname di una nostra cara amica ed altri dal cugino di Roberto. Noi riuseremo tavoli e sedie, e abbiamo già messo da parte diversi bicchieri e piatti che possono sempre tornare utili, insieme a tavole varie, attrezzi per l’orto e scope di saggina, già messe in uso. Tutto nell’ottica di massimizzare il riuso e il recupero, dove possibile. Il resto (materassi, reti vecchie, elettrodomestici rotti, piatti e cocci inutilizzabili) è stato sistemato in un angolo in attesa di essere diviso per la raccolta differenziata e portato al Centro Ambiente. Sarà un lavoro lungo, e ancora non abbiamo messo mano alla cantina, alla piccola stalla e alla capanna…
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[…] abbiamo finalmente finito l’operazione di grandi pulizie della casa (e della stalla sottostante) iniziata qualche giorno fa. Alcuni mobili che non riuseremo […]